Shiatsu News 60 - giugno-luglio 2018

29 n. 60 - Giugno 2018 relazioni di cura samento dei servizi da parte degli assisti- ti, abbiamo tre modi diversi in cui, poten- zialmente, si muove il medesimo soggetto: considerazione e scelta nella fase di orien- tamento; responsabilizzazione e collabora- zione nella fase di ricovero e interazione coi professionisti sanitari; valutazione dell’e- sperienza e miglioramento del sistema nella fase post-intervento medico. La considera- zione processuale cambia quindi, profon- damente le letture che possiamo dare delle dinamiche interazionali. nicazione mediatica, immaginario di salute veicolato dai social network, accordi collabo- rativi fra attori della scena sanitaria. Lusardi e Manghi, a loro volta, distinguono fra scene con dominanza integrativa di tipo simbolico- istituzionale, di tipo tecnico-procedurale, di tipo simbolico-relazionale, evidenziando le nuove logiche manageriali e tecnologiche dominanti sulla scena attuale, ma anche la mancanza di una forte dimensione relazio- nale che, una volta introdotta, cambierebbe profondamente le scene di cura. Questa rassegna di modelli interpretativi può essere integrata da ulteriori conside- razioni sulle scene di cura contemporanee. Infatti oggi si può parlare della presenza di modelli relazionali triadici multipli nel campo della cura. In altri termini, ci sono altri in- terlocutori che agiscono e interferiscono con gli attori finora principali (curante e curato). Fra questi: i decisori politici, i manager delle organizzazioni sanitarie, i gestori dei media, le associazioni professionali sanitarie e così via. Questa novità strutturale produce limitazioni e interferenze originate dai “terzi poli” sulle relazioni situate fra curanti-curati, così come genera equivoci comunicativi fra i protagonisti delle dinamiche interattive. Si deve inoltre considerare che anche il polo dei “curanti” sta cambiando: infatti in molti casi si tratta di un insieme di profes- sionisti interagenti piuttosto che di un solo operatore; anche il curato è spesso assistito da una rete di aiuti (familiari, care-givers, volontari, siti internet, ecc.) che ne amplia- no le potenzialità di interazione. Per comprendere questa nuova situazio- ne pare opportuno elaborare un diverso pa- radigma della cura. Infatti se consideriamo la “cura” come la risultante complessiva di una ecologia di caring che mette in sinergia varie forme di cura (care, cure, caring, self- care), allora le diverse forme di cura devono interagire in modo collaborativo riconoscen- do il reciproco valore e contributo al risulta- to complessivo. In questa ottica, la persona in cura non è “al centro” della scena (come alcuni modelli recenti hanno sostenuto), ma risulta sia destinatario di interventi di va- ria tipologia sia co-produttore dei sistemi di cura di cui fa parte. Si genera quindi, una di- namica che richiede un ruolo collaborativo e co-responsabile delle persone in cura, che, a loro volta, non sono lasciate a sé stessa ma vengono supportate da una rete di risorse. Altri interpreti (Emanuel e Emanuel, 1992) leggono la situazione in termini di modelli interattivi distinguendo quattro si- tuazioni tipiche: paternalista, informativa, interpretativa, deliberativo-collaborativa che corrispondono a relazioni di tipo asim- metrico, simmetrico, reciproco, collabo- rativo-codecisionale. Si nota una certa vi- cinanza agli studiosi precedenti, ma qui si accentuano maggiormente gli aspetti rela- zionali piuttosto che quelli culturali. Questo permette di mettere in evidenza un quarto modello (quello interpretativo) non previsto dagli analisti precedenti. Altre modalità di interpretazione muovo- no da una lettura più ampia degli scenari di cura entro cui considerare complesse di- namiche societarie. Fra queste si ricordano quella proposta da Ingrosso (2013) e quella sviluppata da Lusardi e Manghi (2013). Il primo distingue tre scenari possibili: quello di dominanza, quello di negoziazione e quel- lo di collaborazione dialogica e cooperativa. Tali scenari sono caratterizzati da diverse logiche di scambio fra i principali attori sul- la scena: produttori di farmaci e tecnologie, gruppi professionali iper-specialistici, comu-

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