Shiatsu News 71 - Speciale XXXIII Convegno Nazionale FISieo

DAL PRES I DENTE 4 Speciale XXXIII Convegno Più volte in questi ultimi anni abbiamo letto, sentito dire e detto che lo shiatsu è in crisi. Mi trovo d’accordo, ma considero più utile vedere la cosa da una prospettiva meno generica: forse dovremmo chiederci se non sia l’operatore ad esserlo. Questo perché lo shiatsu dà forma ad un’intuizione senza tempo, che ha bisogno della mediazione umana per potersi esprimere ed adattare di volta in volta alla società nella quale viene proposta. Se ammettiamo per un attimo questo allora dobbiamo approfondire la questione prendendo una direzione più precisa. Sicuramente possiamo dire che lo shiatsu sta attraversando un momento storicamente nuovo, almeno in Italia, dopo lo slancio e l’espansione dallo stesso vissuti negli anni ’70 e ’80. Rispetto a quel periodo possiamo dire che sta vivendo adesso una fase di contrazione, ma noi che facciamo Shiatsu, appunto, dovremmo sapere che queste oscillazioni sono fisiologiche anzi necessarie per la vita di qualsiasi fenomeno nell’universo: ogni fenomeno deve avere questa plasticità per potersi adattare all’ambiente in cui vive, pena la cessazione del fenomeno. Le fasi di contrazione sappiamo che servono per raccogliere e tesaurizzare le esperienze così da rinnovare la direzione e quindi il viaggio. Pertanto a ben vedere dovremmo domandarci se lo shiatsu ed i suoi attori abbiano o meno questa qualità, e come detto non si tratta di mera sopravvivenza, bensì di capacità evolutiva. Lo shiatsu si occupa di salute umana, e quindi anche sociale, per cui la domanda va ampliata: quale evoluzione sta vivendo oggi la salute tale da richiedere un adattamento? Anni fa feci un’analisi sulle motivazioni che avevano potuto contribuire all’affermazione nella nostra società moderna di una disciplina di origine antica e per di più orientale come lo shiatsu (cfr La PNEI e le discipline corporee - Edizione EDRA 2018 - cap. 9). Rimando ogni approfondimento a quanto scrissi all’epoca ma, per quel che può servire ora al discorso, in sintesi suggerii che a parer mio la visione dello shiatsu aveva trovato uno spazio fertile nell’incontro karmico di due aspetti: 1. da un lato una crescente radicalizzazione del pensiero riduzionistico, meccanicistico e lineare, fondato sulla statistica, aveva cominciato ad evidenziare sempre più i propri limiti di efficacia in quanto incapace di contattare variabili CI STIAMO PROVANDO

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