Shiatsu News 45 settembre - ottobre 2014
la recitazione degli incantesimi; e anche nell’antica Cina era diffu- sa la credenza negli incantesimi e nelle maledizioni. Nella poesia “Ondeggiare” contenuta nella sezione “Daya” dello “Shijing” ( ) appare il carattere “zhu” che sta ad indicare le maledi- zioni, e lo “Zuozhuan” ( ) riferisce che “lo stato di Song è insignificante, ma possiede zu e zhu”, e con ciò si intende che nello stato di Song vi erano sa- cerdoti (wuguan) specializzati nella recitazione di maledizioni e incantesimi. Probabilmente questo tipo di sciamanesimo in- terveniva particolarmente nella cura delle malattie; Su Jian nello “Yijing bian qi” (Trattato sulla ri- mozione dell’essenza e sulla tra- sformazione del soffio) dice: “La cura di Yu Wengu non è altro che rimuovere l’essenza e mutare il soffio, e lo si può fare con incan- tesimi” (Yu Wengu zhi zhibing, wei qi yijing bianqi, ke zhu you eryi). Il commento dice: “You si- gnifica ‘da’ e indica che gli incan- tesimi mettono in comunicazione con gli spiriti, e la malattia può venire curata senza ricorrere a metodi esterni”, così questo tipo di incantesimi viene anche detto “formule di tipo you”1; si rite- neva inoltre che il migliore nelle arti mediche sciamaniche fosse Wu Yue, così questi incantesimi vengono anche detti “Metodi di Yue”2. Ge Hong, nel quinto ca- pitolo della sezione interna del “Baopuzi”, “Il principio perfet- to” (Zhi li), riferisce in particolar modo che “Wu Yue possiede le tecniche delle proibizioni e delle maledizioni”. Nei diari di Yun Meng e Qin Jian, in alcuni te- sti huang di Mawangdui come “Wushier bingfang” e “Huangdi neijing” e nello “Hainan wanhua shu” si trovano annotazioni sulle formule d’incantesimo (zhouyu ), ad esempio: “Ahimè! Quanto a Bo Qi (che si ciba par- ticolarmente degli spiriti degli incubi), chiunque sia vittima di un incubo gli si può rivolgere. Egli beve e mangia voracemen- te, e concede a chiunque grande prosperità: non denaro ma abiti, non seta ma cotone”. Questa è la formula d’incantesimo che si recita dopo aver fatto un incubo, così chi ha avuto l’incubo può volgere la sventura in fortuna; ma ecco un altro esempio: “Gli spiriti del cielo portano in bas- so la malattia, la sciamana (shen nu) si affida alla sequenza delle parole degli spiriti: non lasciate che l’ernia non abbia più spazio! Altrimenti sarà come l’ascia che spacca.” Questa è una formula d’incantesimo recitata da uno sciamano di Wuchu durante un rito detto “Antico”; tratta di un uomo che soffre d’ernia. Lo scia- mano si rivolge agli spiriti del cielo con una formula che signifi- ca: “Io, l’ernia, crescerò fino a non avere più spazio, fammi guarire immediatamente o ti taglierò la testa con una grande ascia”. An- cora un altro esempio: “Il topo è sfortunato, chi lo incontra riceve la sua sfortuna.” Questa formula tratta degli inconvenienti not- turni causati dai topi; si dice che quando i topi fanno rumore la notte si possa, coi capelli in disor- dine e rivolti verso nord, recitare questa formula d’incantesimo che è particolarmente efficace. Anche nell’antico e solenne rito “Grande esorcismo” per scaccia- re le pestilenze vi è una formu- la di questo tipo: “...che i dodici spiriti inseguano il demone, che si occupino del suo corpo, che gli taglino il tronco, che divida- no la sua carne, che strappino i suoi polmoni e i suoi intestini; se non scappa velocemente diverrà il loro cibo.” I metodi magici del taoismo nascono e si sviluppa- no proprio da questo tipo di arti sciamaniche, quindi anche i me- todi fondamentali sono gli stes- n. 45 - Settembre 2014 NEWS SAGGISTICA 13 Gli Otto Immortali
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