Shiatsu News 71 - Speciale XXXIII Convegno Nazionale FISieo

LOANO 2 VILLAGE Via degli Alpini, 6 - 17025 Loano (SV) Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori 19/20/21 aprile 2024 XXX III SHIATSU: una via all’ascolto profondo CONVE G N O NAZIO NALE FISieo

Direttore Responsabile e di redazione: Fabrizio Bonanomi Redazione Shiatsu News e TG FISieo: Teresa Nigro Monica Borio Fabrizio Diem Hanno contribuito: Andrea Mascaro Monica Borio Teresa Nigro Elisabetta Rigoni Eva Rossi Elisabetta Anselmi Giuseppe Montanini Maurizio Marini Marco Praticò Maria Teresa Corsetti In copertina: Onda ascolto, Monica Morio Foto di PublicDomainPictures da Pixabay: immagine di sfondo Stampa: Rotomail Italia S.p.A. Strada Rivoltana (SP 14), 12/AB - 20052 Vignate (MI) Aut. Trib. di Milano n. 113 del 24.02.2003 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale 70% - LOM/MI-4558 Shiatsu news - n. 71 - SPECIALE XXXIII Convegno Nazionale FISieo - Edizione web - www.shiatsunews.com pag. 3 Programma XXXIII Convegno Nazionale FISieo pag. 4 Ci stiamo provando, Andrea Mascaro pag. 6 Logo Convegno, Monica Borio pag. 7 Pratiche mattutine, Elisabetta Rigoni e Eva Rossi pag. 8 Programma giornata di Venerdì pag. 13 Programma giornata di Sabato pag. 18 Programma giornata di Domenica Retro di copertina: Bazar FISieo, Angela Carlone N.71 – SPECIALE XXXIII Convegno Nazionale FISieo Edoardo Rossi Fabio Zagato Marco Ingrosso Pierpaola Pierucci Enrico Marchetti Roberto Taverna Marina Bernardotti Leisa Bellmore Angela Carlone Andrea Mascaro Renato Zaffina Antonio Palumbo Per il Programma convegno inquadra qui Per il Questionario gradimento inquadra qui Per Update-convegno 2024 inquadra qui

Venerdì 19 aprile 2024 dalle 9.30 Registrazione e accreditamento partecipanti 10.15 Apertura Convegno e saluto del Presidente 10.30-13.00 Elisabetta Anselmi e Giuseppe Montanini “Chi ascolta cosa” 13.15 Pranzo 14.30 Presentazione del Convegno e dei Poster a cura del coordinamento CST FISieo e presentazione del logo (a cura di M. Borio) 15.00-17.00 Maurizio Parini “L’ascolto nella pratica e nella valutazione energetica propria dello Shiatsu” 17.15-18.15 Marco Praticò “Connessione e con-tatto” 18.30-19.45 C omunicazioni, testimonianze e dimostrazione pratica su esperienze di Medicina Integrata e formazione operatori in ambito sanitario/oncologico: Prof. Rossi e Dott.ssa Corsetti 20.15 Cena 21.30 Comunicazioni dal Direttivo Sabato 20 aprile 2024 7.15-8.00 Pratiche mattutine* 8.00 Colazione 9.00-12.00 Fabio Zagato “Ascoltare e Ascoltarsi, i possibili equivoci” 12.15-13.15 Presentazione del secondo report Laboratorio Paracelso “I processi salutogenici attivati dallo shiatsu” (Prof.ssa Pierucci, Prof. Ingrosso, Dott. Enrico Marchetti) 13.30 Pranzo 14.45-17.15 Roberto Taverna “Ascolto che inquieta-Ascolto che conforta” 17.30-20.00 Marina Bernardotti “Il Sentire come Radicamento (Laboratorio esperienziale di crescita personale per uno Shiatsu più efficace)” 20.30 Cena 22.00 Festa Domenica 21 aprile 2024 7.15-8.00 Pratiche mattutine* 8.00 Colazione 9.00-12.00 Leisa Bellmore “Ascoltare con Tre Sensi” 12.15-12.45 A cura del CST Diario sulle esperienze vissute al Convegno 12.45-13.00 Chiusura lavori *Anukalana Yoga, l’ascolto profondo nella pratica con Eva Rossi *Qi Gong dei Sei Suoni – Liù zìjué con Elisabetta Rigoni XXX III CONVE G N O NAZIO NALE FISieo PROGRAMMA

DAL PRES I DENTE 4 Speciale XXXIII Convegno Più volte in questi ultimi anni abbiamo letto, sentito dire e detto che lo shiatsu è in crisi. Mi trovo d’accordo, ma considero più utile vedere la cosa da una prospettiva meno generica: forse dovremmo chiederci se non sia l’operatore ad esserlo. Questo perché lo shiatsu dà forma ad un’intuizione senza tempo, che ha bisogno della mediazione umana per potersi esprimere ed adattare di volta in volta alla società nella quale viene proposta. Se ammettiamo per un attimo questo allora dobbiamo approfondire la questione prendendo una direzione più precisa. Sicuramente possiamo dire che lo shiatsu sta attraversando un momento storicamente nuovo, almeno in Italia, dopo lo slancio e l’espansione dallo stesso vissuti negli anni ’70 e ’80. Rispetto a quel periodo possiamo dire che sta vivendo adesso una fase di contrazione, ma noi che facciamo Shiatsu, appunto, dovremmo sapere che queste oscillazioni sono fisiologiche anzi necessarie per la vita di qualsiasi fenomeno nell’universo: ogni fenomeno deve avere questa plasticità per potersi adattare all’ambiente in cui vive, pena la cessazione del fenomeno. Le fasi di contrazione sappiamo che servono per raccogliere e tesaurizzare le esperienze così da rinnovare la direzione e quindi il viaggio. Pertanto a ben vedere dovremmo domandarci se lo shiatsu ed i suoi attori abbiano o meno questa qualità, e come detto non si tratta di mera sopravvivenza, bensì di capacità evolutiva. Lo shiatsu si occupa di salute umana, e quindi anche sociale, per cui la domanda va ampliata: quale evoluzione sta vivendo oggi la salute tale da richiedere un adattamento? Anni fa feci un’analisi sulle motivazioni che avevano potuto contribuire all’affermazione nella nostra società moderna di una disciplina di origine antica e per di più orientale come lo shiatsu (cfr La PNEI e le discipline corporee - Edizione EDRA 2018 - cap. 9). Rimando ogni approfondimento a quanto scrissi all’epoca ma, per quel che può servire ora al discorso, in sintesi suggerii che a parer mio la visione dello shiatsu aveva trovato uno spazio fertile nell’incontro karmico di due aspetti: 1. da un lato una crescente radicalizzazione del pensiero riduzionistico, meccanicistico e lineare, fondato sulla statistica, aveva cominciato ad evidenziare sempre più i propri limiti di efficacia in quanto incapace di contattare variabili CI STIAMO PROVANDO

complesse dell’esistenza che però sono fondamentali in ogni progetto di salute; in pratica si andava manifestando un vuoto nell’offerta terapeutica convenzionale; 2. dall’altro l’arrivo delle filosofie orientali (meditazione, arti marziali, yoga, arti per la salute ecc.), offrirono una prospettiva che fu accolta spontaneamente come complementare e ribilanciante rispetto al pensiero meccanicistico. Queste filosofie inoltre favorirono il risveglio delle analoghe visioni proprie della nostra cultura classica, che erano rimaste per secoli sotto traccia come un bisogno in attesa di essere riconosciuto. Queste erano sopravvissute, oltre che negli studi di nicchia degli studiosi, “nascoste” nel buon senso popolare (se lo guardiamo bene il buon senso è la capacità olistica di vedere il tutto), pronte a divampare come un incendio non appena fosse arrivato l’innesco giusto. In poche parole l’istinto di sopravvivenza, che è alla base di ogni cambiamento, favorì lo sviluppo di tutte quelle visioni di cura e di salute che vedono l’essere umano come un sistema complesso, che è molto di più della somma delle sue parti. Il mio scritto risale al 2017 (il libro fu pubblicato nel 2018) e in quel periodo già si annusavano i segnali di una trasformazione che avrebbe coinvolto anche lo shiatsu. Da lì a poco il mondo sarebbe stato scosso da uno tsunami, chiamato pandemia, che avrebbe fatto tremare le fondamenta di una società che stava già lavorando al proprio cambiamento. Gli anni settanta avevano portato a pensare che quel cambiamento sarebbe stato fondato sulla solidarietà, sulla fratellanza, la pace, il pensiero olistico, ma la pandemia di fatto ha invece radicalizzato il vecchio pensiero meccanicistico dando a tutto quello che fino a qualche anno fa appariva fanta-scienza, una legittimazione impensabile poco prima e in un tempo cortissimo. Adesso parliamo con disinvoltura di intelligenza artificiale, medicina degli algoritmi, sanità a punti, impianto di microchip nel corpo, controllo e regolazione dei parametri vitali da remoto e via dicendo. Ma soprattutto stiamo ragionando sulla seria possibilità di integrare tutte queste tecnologie nell’essere umano. In pratica l’umanità, agli albori di quella che è stata definita l’era dell’Acquario, che avrebbe dovuto farla evolvere nei termini prima visti, sta ragionando sulla possibilità di creare una specie transumana, cioè ibridata con le macchine; quindi, se guardiamo bene la cosa, sta ragionando se decretare o meno il fallimento della specie umana. Spingendo un po’ il discorso possiamo azzardare a dire che forse stiamo assistendo, ancora in maniera inconsapevole, alla nascita di due specie umane: una che andrà verso una naturale visione olistica dell’esistenza, quindi analogica oltre che logica, ed un’altra ibridata con la tecnologia e l’intelligenza artificiale, quindi verso una visione radicalmente logica. Il concetto di salute e quindi di salutogenesi passa da tutto questo, e qui torna la domanda iniziale: lo Shiatsu è in grado di intercettare il grido di aiuto che si sta levando silenziosamente dalla società? Ognuno di noi nel proprio studio dovrebbe cominciare ad averne una percezione sempre più netta. Ma soprattutto noi operatori ci sentiamo all’altezza di tutto questo? Cominciamo ad averne coscienza? Crediamo profondamente nello shiatsu come vorremmo che ci credessero i nostri interlocutori? Profondamente vuol dire col nostro corpo: se quando ho un dolore lo silenzio con un antidolorifico perché non dovrebbe farlo anche il mio ricevente? E perché quindi lui dovrebbe aver bisogno di me e del mio shiatsu? Sono domande che dobbiamo cominciare a farci perché le crisi esigono di non lasciare in ombra alcuna zona e di non dare niente per scontato. Personalmente credo che come federazione non dobbiamo suggerire delle risposte già confezionate ma abbiamo invece la responsabilità di attivare processi e creare le condizioni perché nascano le domande, ognuno deve poter sviluppare le proprie, e provare ad ascoltarsi con orecchie rinnovate. Il convegno dovrebbe avere questo obiettivo. Dopo questa esperienza verranno creati anche momenti ad hoc per restituzioni e confronti, per costruire insieme l’identità che vogliamo far emergere da questa crisi. Una cosa però la posso dire con onestà: ci stiamo provando. Andrea Mascaro DAL PRES I DENTE 5 Speciale XXXIII Convegno

6 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Monica Borio Venerdì 19 aprile 14.30 LOGO CONVEGNO Il logo di questo Convegno si differenzia un po’ come stile dagli ultimi che spesso si rifacevano ad ideogrammi giapponesi. Il logo è formato dalla parola “ascoltare/ascolto/sentire” in 25 differenti lingue (per la precisione italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, giapponese, turco, portoghese, norvegese, sloveno, indonesiano, hindi, arabo, maori, islandese, ucraino, cinese, greco, russo, hawaiano, rumeno, basco, irlandese, swahili e vietnamita). Le lingue possono rappresentare una barriera alla comunicazione all’ascolto ma allo stesso tempo rappresentano un grande “ponte” tra gli esseri umani. Ho voluto inoltre rappresentarle sotto forma di “onda” e questo per diversi motivi: innanzitutto per sottolineare la capacità di “modulare” il nostro “sentire”, quindi essere in grado di entrare in empatia con l’Altro. Inoltre ho trovato molto significativo il parallelo tra la capacità di ascolto, nella vita come nello shiatsu, e il concetto di “lunghezza d’onda”, una sorta di empatia che ci “sintonizza” con l’altra persona (essere sulla stessa lunghezza d’onda). Non ultimo mi sembra che l’onda possa sottolineare bene anche il concetto di “risonanza” con l’Altro che implica l’ascolto nella sua declinazione più autentica e profonda. Monica Borio si dedica dal 1985 allo studio della Filosofia e delle Medicine Orientali; pratica ed insegna meditazione e shiatsu da oltre 30 anni. La passione per l’Oriente l’ha portata in India, Giappone, Sri Lanka arricchendo il suo spirito e le sue conoscenze. Ha studiato principalmente in Italia, ma anche con molti tra i più noti insegnanti internazionali di shiatsu (Ray Ridolfi, Rex Lassalle, Saul Goodman, Wataru Ohashi, Wilfried Rappenecker …). Si è laureata all’Università di Torino in Lingue e Letterature Orientali presso il Dipartimento di Orientalistica. Ha insegnato per oltre 30 anni nella sede dell’Itado di Torino, assumendone anche la direzione didattica. Da alcuni anni insegna in Italia e in Europa portando non solo lo Shiatsu, ma anche un approccio globale per l’equilibrio energetico attraverso movimento, respirazione, meditazione e alimentazione naturale, infatti da anni si occupa anche di cucina Bio-Vegan-Macro con lezioni monografiche collettive e individuali. È inoltre autrice di molti articoli su riviste del settore e diversi libri tra cui Un corpo Leggero, Un Mondo Leggero Ed., Art & Shiatsu, Ed. Macunix, Tobia e il Mondo Invisibile, Ed. Macunix, Shiatsu, Ed. Rizzoli Corriere della Sera, Shiatsu: l’arte del riequilibrio energetico, Ed. Il Delfino.

7 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Elisabetta Rigoni, operatore professionista ed insegnante di shiatsu, pratica Qi Gong da molti anni con Franca Bedin. Pratiche mattutine 7.15-8.00 Rossi Eva è diploma in Shiatsu, presso l’istituto ITADO 1999 (Torino), e successivamente iscritta all’albo professionale della Fisieo 2003. Diploma Insegnante di Shiatsu ( Istituto Itado Torino). Diploma in Biodinamica Craniosacrale all’International School of Biodynamic Craniosacral Therapy (Torino). Formazione in Fiori di Bach presso la Bach Foundation (Firenze). Formazione in Biomagnetismo Integrale (Genova). Insegnate Yoga Integrale, Meditazione e Anukalana (Firenze) CONI, Yoga Alliance come E-RYT-500 (expert teacher), Insegnante di Yoga in Gravidanza e Postparto riconosciuto Yoga Alliance e CSEN, Insegnante di Yoga per Bambini riconosciuto CSEN/CONI, Diploma Insegnante yoga presso Yogis Academy (Ananda Marga Gurukula). Elisabetta Eva Rigoni Rossi QI GONG DEI SEI SUONI LIÙ ZÌJUÉ I “Sei Suoni di Guarigione” sono una pratica di Qi Gong molto antica, il cui scopo è quello di riequilibrare il Qi nei 5 organi pieni (fegato, cuore, milza, polmone, rene) oltre che nel triplice focolare. L’esercizio si compone di sei parti, ciascuna delle quali consiste nell’emissione di un particolare suono accompagnato da un movimento del corpo in relazione con il meridiano dell’organo che si va a stimolare. Suono e movimento vengono ripetuti per sei volte. Questa sinergia di suono e movimento genera una potente vibrazione interna che stimola gli organi ottenendo un riequilibrio energetico degli stessi e un benefico effetto anche sul relativo viscere. All’inizio e alla fine della pratica e nel passaggio da un suono all’altro si esegue un movimento di regolazione. ANUKALANA YOGA, L’ASCOLTO PROFONDO NELLA PRATICA Anukalana che significa “Integrazione” ed è un approccio alla pratica dello Yoga e della Meditazione che, basandosi sull’antica tradizione del Tantra, integra elementi di discipline che ne condividono scopi e principi. È uno stile fluido e morbido che rende possibile adattare questa disciplina alla costituzione e alla personalità differenti di ciascuno, velocizzando i tempi con cui si manifestano i benefici e le trasformazioni profonde. Il movimento fluido è basato sull’ascolto sottile e profondo delle sensazioni e del bisogno del corpo di attivare micromovimenti per trovare il suo spazio ottimale all’interno della posizione, aprendo il movimento fin dove è piacevole e rimanendo in questo spazio fino a quando si è in una sensazione di benessere. La posizione diventa così uno spazio vuoto e vivo, un luogo da esplorare consapevolmente, fino a raggiungere la forma dell’asana, senza chiudere niente, rimanendo aperti, accoglienti e in ascolto profondo. Anukalana yoga si avvale anche delle più recenti scoperte in campo anatomico (studi sulla fascia e sulla biomeccanica), sviluppando così una pratica che rispetta il corpo in tutti i suoi sistemi e apparati e apre la mente in modo naturale predisponendola alla meditazione.

8 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Elisabetta Anselmi Venerdì 19 aprile 10.30-13.00 IOKAI Iokai, il nome della scuola fondata nel 1960 dal maestro Masunaga, significa “Gruppo di re dei medici”. Il Budda insegnò che il Re dei Medici è colui che conosce bene le malattie, le cause delle malattie, come curarle e come non farle tornare”. Questo Sutra Buddista colpì profondamente il Maestro Masunaga, tanto che decise di impostare il suo lavoro con questo orientamento e ha plasmato il suo stile e i suoi terapisti fino ad arrivare alla definizione di Zen Shiatsu. L’attenzione del suo stile risponde ai bisogni fondamentali dell’uomo e non va alla risoluzione del sintomo ma allo spazio di relazione che si crea, in cui si può manifestare la possibilità di attingere alla capacità autoguarigione del ricevente. Quindi tutto dipende dal tipo di incontro che si viene a creare. La parte teorica e pratica del mio intervento, facendo riferimento a parole riportate da Masunaga stesso, volgeranno a come “creare” una mente Zen e come questa condizione permette al praticante di entrare in un mondo “non diviso”, dove soggetto e oggetto non sono separati. L’approccio Zen allo Shiatsu è una pratica spirituale che va dritta al cuore dell’individuo. Elisabetta Anselmi. Pratico lo shiatsu da più di 40 anni dopo essermi formata con numerosi maestri nazionali e internazionali. Ho avuto l’opportunità di insegnarlo nelle scuole professionali e di portarlo nelle scuole, negli ospedali, nei centri diurni dell’ULSS e in diverse realtà. Ho collaborato con la FISieo nell’Istituto Culturale e nella Commissione Esaminatrice, di cui sono presidente dal 2019. Nell’81 sono cofondatrice del Centro Buddista della tradizione tibetana Karma Tegsum Tashi Ling a Cancello, Verona, che ho gestito per 25 anni oltre ad aver studiato con altri maestri di diverse tradizioni buddiste.

9 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Giuseppe Montanini Venerdì 19 aprile 10.30-13.00 CHI ASCOLTA COSA Prima o poi capirai che stai cercando ciò che già hai, disse il maestro a un fervente discepolo. Allora perché non lo vedo già ora? Perché cerchi di vederlo. Allora devo smettere di sforzarmi? Se ti rilassi e dai tempo al tempo, ciò che cerci ti si manifesterà da solo. Quando un ospite si offrì di lavare i piatti dopo cena, il maestro gli domandò: Sei sicuro di saper lavare i piatti? L’uomo protestò che li aveva lavati per tutta la vita. Il maestro replicò: Non ho dubbi sulla tua abilità a pulire i piatti... Mi domando solo se sai lavarli. Ecco la spiegazione che diede in seguito ai suoi discepoli: Ci sono due modi di lavare i piatti: l’uno è quello di lavarli per renderli puliti, l’altro è quello di lavarli per lavarli. Il concetto era ancora tutt’altro che chiaro, perciò aggiunse: La prima azione è morta perché, mentre il vostro corpo lava i piatti, la vostra mente è fissa sull’obiettivo per renderli puliti; la seconda è viva perché la vostra mente è dov’è il vostro corpo. Illuminazione, disse il maestro, significa sapere esattamente dove si è in ogni dato momento. Prendendo spunto da questi due piccoli racconti, proporrò una parte teorica e una pratica per il nostro ascolto nello shiatsu. Giuseppe Montanini si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Roma, nel 1968, esercita da allora la professione di Avvocato. Ha partecipato ai più importanti processi degli anni ‘80 e ha contribuito alla nascita della terza via, quella della dissociazione e all’elaborazione della relativa legge e continua a svolgere la libera professione. Ha seguito e sostenuto, fin dalle prime elaborazioni, la nascita dell’attuale soluzione di regolamentazione, tramite il riconoscimento delle associazioni ex legge 4/2013. Ha organizzato numerosi Convegni anche a sostegno del riconoscimento delle associazioni. È stato Presidente della FIS Federazione Italiana Shiatsu (ora FISieo Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti ed Operatori), dell’Associazione “Le Cento Scuole”, é stato fondatore e Presidente dell’Interassociazione delle Arti della Salute Associazione che raggruppa alcune delle più importanti associazioni nazionali del settore delle DBN. È consigliere del Colap dalla sua fondazione.

10 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Maurizio Parini Venerdì 19 aprile 15.00-17.00 L’ASCOLTA NELLA PRATICA E NELLA VALUTAZIONE ENERGETICA PROPRIA DELLO SHIATSU La relazione vuole sottolineare alcune caratteriste dell’ascolto e i vantaggi e gli abbinamenti che questo porta nella pratica dello shiatsu a partire dal costo molto basso, della nostra assicurazione RC. In particolare si vuole osservare come le tre fasi di una “diagnosi” trovano applicazione nello Shiatsu. Il file rouge è infatti come le caratteristiche di una qualsiasi “diagnosi” trovano concreta realizzazione nell’importanza dell’ascolto e come lo stesso ascolto rende la valutazione energetica estremamente concreta e congrua a quelle che sono i valori del mondo nipponico. Gli argomenti trattati e la parte pratica riguarderanno: - Approfondimento del concetto di “ascolto” nello shiatsu riguardo a come può essere realizzato. - Osservazione sulle radici e il significato del termine “diagnosi”: le peculiarità della valutazione energetica nello shiatsu, l’insegnamento di Masunaga. - L’ascolto nello Shiatsu: differenze fra percezione e intuizione - Riferimenti energetici al rapporto fra ascolto e intuizione: meridiani e organi coinvolti - Le tre fasi di una “diagnosi”: comparazione correlazioni fra gli aspetti “scientifici” e quelli propri dello Shiatsu - Ascolto nella pressione utilizzando il modello di Serizawa Maurizio Parini ha iniziato lo studio dello Shiatsu nel 1981 con Mario Vatrini, di cui è stato allievo diretto fino al 1991. Terapista della Riabilitazione, Diplomato al Centro di Formazione Permanente in Terapia Manuale. Dal 1993 è stato relatore in numerosi convegni nazionali ed internazionali organizzati dalle più importanti Federazioni di Shiatsu italiane. Appassionato di Medicina Estremo Orientale, si è sempre interessato sia agli aspetti strutturali sia a quelli squisitamente energetici presenti nello Shiatsu. È stato Presidente della Federazione Italiana Shiatsu /FIS. Attualmente è presente all’interno della FISieo come presidente dell’Area della Valutazione e membro del Comitato Esecutivo. Dal 1986 insegna presso la Scuola di Shiatsu e Moxa Hakusha della quale è il responsabile didattico delle sedi di Como e Varese. Con il dr. Maurizio Corradin ed il dr. Carlo DiStanislao è co-autore dell’opera “Medicina Tradizionale Cinese per lo Shiatsu ed il Tuina” e ha collaborato al testo “Visceri e Meridiani Curiosi”.

11 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Marco Praticò Venerdì 19 aprile 17.15-18.15 CONNESSIONE E CON-TATTO Esploreremo gli aspetti necessari per arrivare a definire quello che possiamo considerare un Buon Trattamento Shiatsu e vedremo come scendendo in profondità ci siano alcuni elementi necessari e sempre presenti uno fra tutti: l’ASCOLTO. L’ascolto dell’altro può avvenire solo dopo l’ascolto di sé. Faremo esperienza insieme di come questo ascolto si possa declinare nella parte pratica del Trattamento e come questo possa diventare parte fondamentale del nostro lavoro tanto da permetterci di dirigere il nostro con-tatto. Utilizzeremo i 5 elementi come parte della nostra esperienza. Per capire come aprirci all’ascolto permetta quel con-tatto quella relazione necessaria fra Uke e Tori, e come sia parte fondamentale del nostro lavoro, un percorso attraverso noi stessi. Marco Praticò è un operatore professionista dal 2004 e insegnante shiatsu. Direttore didattico della scuola Focushiatsu, Insegnante internazionale di Massaggio thai stile del sud e del nord, Insegnante di Tuina, Maestro di Kung fu e Yoga, Insegnante di Sotai-ho, fra le molte formazioni ha completato nel 2010 il teacher Training con lo Shiatsu College di Clifford Andrews ha studiato con molti Insegnanti fra cui Carola Beresfod Cooke, Nicola Pooley, Paul Lundberg, il M° Kishi, la Maestra Pauline Sasaki e il Maestro Miura.

12 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Maria Teresa Edoardo Corsetti Rossi Venerdì 19 aprile 18-30-19.45 TESTIMONIANZE E DIMOSTRAZIONE PRATICA SU ESPERIENZE DI MEDICINA INTEGRATA La medicina integrata (MI) è la fusione della medicina accademica con la medicina complementare e si impegna al miglioramento della qualità di vita del paziente. Lo scopo della medicina integrata è quello di trattare il paziente nella sua totalità per ottenere un benessere fisico, psicologico, morale e sociale. Il Proponimento è quello di offrire al paziente tutto quello che di più avanzato propone la Medicina Convenzionale a cui associano quei presidi della Medicina Complementare che consentono una visione olistica del paziente. La MI offre al paziente la possibilità di partecipare al processo della propria salute. Con l’aiuto degli operatori della medicina integrata il paziente acquisisce maggiore sicurezza in se stesso, utilizza le proprie risorse, riduce gli effetti tossici dei farmaci, e riesce a stabilire un dialogo con gli operatori e con se stesso. Il dott. Edoardo Rossi, laureato con lode nel 1974, si è specializzato in ematologia e oncologia e ha svolto la sua attività come ematologo e immunologo clinico. Ha lavorato presso l’Ematologia dell’Ospedale San Martino di Genova dal 1974 al 2012, responsabile del modulo “Ambulatorio-Day Hospital di Ematologia”. Dal 2012 al 2019 è stato professore a contratto presso la Cattedra di immunologia e Allergologia dell’Università di Genova. È stato responsabile dell’ambulatorio di onco-ematologia, immunologia e malattie rare presso l’Ospedale di GenovaPontedecimo. Dagli anni 90 si è occupato di medicina complementare e in seguito dal 2014 di medicina integrata. La dott.ssa Maria Teresa Corsetti si è laureata con lode in Medicina e Chirurgia nel 1987, è specialista in Ematologia e Psicoterapeuta. Dopo aver svolto attività di Ricerca di base, dagli anni 90 ha lavorato presso le Ematologie di Genova, San Giovanni Rotondo e attualmente di Alessandria. Diplomata in Agopuntura presso l’Università degli Studi di Milano, utilizza la stimolazione ionorisonanza-like dei punti di agopuntura. Motivo ricorrente del suo lavoro è l’integrazione tra la Medicina Accademica e la Medicina Integrata, che usa in particolare per aiutare I pazienti con malattie oncologiche e croniche. Nel 2022 ha creato presso l’Ospedale di Alessandria un ambulatorio di Medicina Integrata. Si interessa di persone che hanno superato malattie oncologiche o con malattie croniche debilitanti del connettivo.

13 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Fabio Zagato Sabato 20 aprile 9.00-12.00 ASCOLTARE E ASCOLTARSI, I POSSIBILI EQUIVOCI Parte I: le relazioni tra sistemi sensoriali alla luce delle Neuroscienze, quanto sono profonde e quanto spesso inconsapevoli. In che modo condizionano la nostra vita e le relazioni con l’altro (1). Parte 2: la relazione tattile tra Operatore e Ricevente: quando “avviene” lo Shiatsu? Wu-Whey, Kensho e Shamadi, nomi diversi per percorsi coerenti del Ki. Le possibili applicazioni nel sentiero della pratica Shiatsu (2). Parte 3: Esperienze percettive tattili pratiche: il Tatto Interno. Fabio Zagato è insegnante di Shiatsu. 1 (Ginger S., Ginger A. (2015). La gestalt: terapia del con-tatto emotivo. Edizioni mediterranee. - Cozolino L. (2021). Neuroscienze per i clinici. Raffaello Cortina Editore. – Giacomo Rizzolatti, Corrado Sinigaglia (2008). So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio. Raffaello Cortina Editore - Nicoletta Scanferlato, Raffaella Ricci (2022) Senso del tatto e cognizione umana: alcune questioni aperte. Giornale italiano di psicologia, Rivista trimestrale” 3/2022, pp. 523-547, doi: 10.1421/105467. 2 (traduzione Fausto Tomassini (1996). Il Libro del sublime Mo-Tzu. Gian Marco Bragadin Editore – Taitaro Suzuki Daisetz (1978). Introduzione al Buddhismo Zen. Ubaldini Editore - traduzione Vincenzo Talalmo (1998) Samyutta Nikaya – Discorsi di Buddha raccolti in gruppi. Ubaldini Editore - Valter Vico (2023). Dao De Jing- Il Libro della Via e della Virtu alla luce del Libro dei Mutamenti. Edizioni Shiatsumilano - Kwong Kuen Shan (2002). il Gatto e il Tao. Edizioni Ippocampo. - Antonio Gatti (2015). Il Tao della musica. Edizioni Shiatsumilano.

14 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Marco Ingrosso Sabato 20 aprile 12.15-13.15 I PROCESSI SALUTOGENICI ATTIVATI DALLO SHIATSU. UNA NUOVA ANALISI DEI PERCORSI DI TRATTAMENTO ATTRAVERSO LA METODOLOGIA DEI «DIARI DI SALUTE E DI CURA» Nel quadro del Progetto “Nuovi Passi per la Professionalizzazione dell’Operatore Shiatsu” avviato nel 2021, che ha portato alla pubblicazione nel 2023 del volume Il contatto che trasforma. Un’indagine sui percorsi di trattamento shiatsu, verranno presentati - anche in chiave comparativa - i risultati ottenuti dalla seconda applicazione della metodologia dei «Diari di salute e di cura» (DSC). La ricerca, in entrambi i periodi di svolgimento, ha avuto come obiettivo primario quello di documentare il ciclo dei trattamenti shiatsu dal punto di vista di chi vi fa ricorso. Sono state registrate nel diario on line, tenuto nel periodo di trattamento, le ragioni della scelta e le attese iniziali, le percezioni durante il ciclo dei trattamenti e gli scambi relazionali con gli Shiatsuka, ma anche gli eventi di agio e disagio accaduti nel periodo. Una terza area del diario è dedicata alla riflessione finale sull’esperienza complessiva. L’indagine di tipo qualitativo ha facilitato l’affioramento di aspetti difficilmente raggiungibili con lo strumento del questionario strutturato (survey) e rappresenta una novità anche in riferimento alla semplice narrazione dell’esperienza. Marco Ingrosso, già professore ordinario di Sociologia Generale e Sociologia della Salute presso l’Università di Ferrara, è Presidente del Laboratorio di Studi Sociali sulla Salute e la Cura “Paracelso”. Si occupa da tempo di sociologia della salute e della cura, campo che ha contribuito ad avviare e sviluppare in Italia. Dirige la collana “Percorsi di cura e promozione della salute” presso l’Editrice Aracne dove ha pubblicato La cura complessa e collaborativa. Ricerche e proposte di sociologia della cura (II ed. 2018), L’Operatore Shiatsu in Italia. Identità e professionalità (2018, con P. Pierucci), Il contatto che trasforma. Un’indagine sui percorsi di trattamento shiatsu (2023, con E. Marchetti e P. Pierucci).

15 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Enrico Marchetti, dottore di ricerca in Sociologia, in qualità di ricercatore professionista partecipa dal 2000 alle attività del Laboratorio di Studi Sociali sulla Salute e il Benessere Sociale “Paracelso”, fondato dal Prof. Marco Ingrosso presso l’Università degli Studi di Ferrara. Ha collaborato alla realizzazione di indagini e ricerche di respiro locale e nazionale, divenendo autore e co-autore di articoli e pubblicazioni sui temi della salute, dei media e della cura. Dopo avere conseguito un perfezionamento in “Teorie e tecniche di gruppo” (Università di Bologna) e un Master in Comunicazione (Università di San Marino), dal 2004 svolge attività di consulenza, formazione e ricerca rivolte a enti pubblici e privati allo scopo di favorire il benessere organizzativo e accrescere la motivazione delle persone e dei gruppi di lavoro. Socio di STS Italia, dal 2010 al 2023 è stato responsabile tecnico della rivista scientifica internazionale online «Tecnoscienza». Pierpaola Enrico Pierucci Marchetti Pierpaola Pierucci - Ph.D in Studi Umanistici e Sociali. Si occupa da diverso tempo dei temi connessi alla salute, collaborando subito dopo la laurea con i servizi di cure primarie (ASL) per attività progettuali e formative agli attori del territorio sulla Promozione della salute/Educazione sanitaria (Peas). È stata docente a contratto per l’insegnamento di Politica sociale presso l’Ateneo di Macerata ed attualmente è sociologaricercatrice (Rtd/B) presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e Prevenzione dell’Ateneo di Ferrara. Tra gli argomenti di interesse, sia dal punto di vista didattico che di ricerca sociale, vi sono quello della salute e della «cura», il rinnovamento delle organizzazioni sanitarie territoriali (Casa della Comunità), la professionalizzazione di operatori di pratiche di cura complementari ( Operatori Shiatsu) e le diseguaglianze di salute e di cura (Popolazione LGBTQ+). I risultati ottenuti nella seconda applicazione dei DSC sono sostanzialmente contigui ai precedenti e confermano le considerevoli capacità di sostegno, ascolto e trattamento professionale da parte degli operatori shiatsu, capacità che impattano positivamente sul grado di soddisfazione, sul benessere relazionale e sugli esiti dei processi salutogenetici attivati, attestati dalle dichiarazioni dei diaristi. Significativa anche la portata documentale dei DSC, che rappresentano un primo fondamentale passo per la conoscenza della professionalità interna alla Fisieo attestata e utilizzabile sia dal pubblico sia da altri professionisti della cura ed esperti di processi rigenerativi in senso più generale.

16 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Roberto Taverna Sabato 20 aprile 14.45-17.15 ASCOLTO CHE INQUIETA-ASCOLTO CHE CONFORTA La relazione affronta il tema dell’Ascolto nelle sue principali coniugazioni, con al centro la relazione fra chi fruisce di un trattamento e il Professionista Shiatsu. Il punto di vista è prevalentemente quello che deriva dall’esperienza e dalla pratica dello stile Namikoshi. La relazione si sofferma in particolare sul contatto e il tatto, sui loro meccanismi e sui loro effetti. Essi ci permettono di capire oltre che di sentire? E che cosa sentiamo? E possiamo parlare di diagnosi? E quale differenza con quella del medico? C’è un aspetto soggettivo in tutto ciò? E se si c’è il rischio che possa divenire una valutazione arbitraria? Qualunque contatto produce effetti, ma quello dello è specifico e si avvale della pressione, che è una modalità raffinata di contatto. E allora è l’occasione per rivedere i fondamentali di questa tecnica visti con il punto di vista dello stile Namikoshi dal punto di vista teorico e pratico. Roberto Taverna si è diplomato nel 1986 con il Maestro Rudy Palombini, perfeziona la sua preparazione a Baarn, Olanda, con il Maestro Denis Binks e successivamente a Tokyo presso il JSC. Ha iniziato a insegnare nel 1987 presso l’EFOA e successivamente per l’APIS, oggi Scuola Italo Giapponese Shiatsu Namikoshi. Nel 1995 fonda, insieme ad Annemarie Frey, l’Istituto Svizzero Shiatsu Namikoshi, di cui assume la Direzione che manterrà fino al 2005. Nel 1998 assume la Direzione della Scuola Olandese e dell’European Shiatsu Academy, che manterrà fino al 2005. Nel 2000 ha partecipato alla Cerimonia funebre pubblica in onore del Maestro Tokujiro Namikoshi, su invito del Presidente del JSC Matsuko Namikoshi Sensei. Ha partecipato a numerosi Seminari e Congressi Internazionali di Shiatsu, nei quali spesso ha partecipato in qualità di relatore.

17 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Marina Bernardotti Marina Bernardotti nel 1995 incontra lo Shiatsu e si forma presso l’Ohashiatsu Institute di Torino e poi presso il MiZai Shiatsu di Asti. Dal 2000 tiene corsi in tutta Italia e nel 2006 fonda a Genova la Scuola Arti in Movimento. Nel 2016 apre la Shin Sei Shiatsu Academy, di cui è direttore didattico. Nel 2007, insieme ad altre scuole e con il supporto della Regione Liguria, partecipa alla costituzione del CLDO (Coordinamento Ligure Discipline Olistiche) con la finalità di divulgare la conoscenza delle bio-discipline fino all’attuale Legge n°4 del 2013 che disciplina le professioni non regolamentate. Affascinata da sempre dalla ricerca interiore si confronta con filosofie e discipline che respira durante i suoi viaggi di studio e conduce percorsi di crescita personale su varie tematiche della vita. Ne nasce una sintesi di strumenti e insegnamenti ricevuti dall’incontro e lo studio con diversi maestri dalla Tradizione Mistica Andina allo Sciamanesimo, dallo Yoga Naturale all’alimentazione macrobiotica fino alla Psicobio-genealogia. Sabato 20 aprile 17.30-20.00 IL SENTIRE COME RADICAMENTO (Laboratorio esperienziale per uno shiatsu più efficace) Quello che desidero offrire durante il mio intervento al prossimo Convegno Fisieo, è un lavoro di indagine personale, al fine di aiutare i partecipanti a sperimentare un maggior radicamento, nel loro approccio con Uke. Di conseguenza, una maggior capacità di ascolto e di presenza attraverso un’esperienza di elaborazione individuale. Ci sarà una piccola parte teorica, ma, lo scopo, è quello di dare quanto più spazio possibile alla parte esperienziale, attraverso tecniche che utilizzo, con successo, da moltissimi anni, sia nelle mie Scuole, oltre che con seminari dedicati. Questo tipo di indagine aiuta il partecipante a contattare parti di sé e portarle alla luce per poterle integrare. Utilizzerò le “4 Diagnosi Kanpo” mettendole in campo dalla prospettiva che richiama al tema del convegno: “il sentire”, attraverso esercizi dedicati. Concluderò il mio intervento chiedendo ai presenti di scambiarsi un trattamento Shiatsu e, a seguito delle elaborazioni fatte durante l’esperienza appena conclusa, saranno in grado di portare, nel loro lavoro, una qualità di profondità e fluidità maggiore. Questo tipo di approccio li aiuterà a sviluppare un ulteriore livello di professionalità nella loro Arte di Operatore Shiatsu.

18 Speciale XXIII Convegno RELATOR I Leisa Bellmore Domenica 21 aprile 9.00-12.00 ASCOLTARE CON TRE SENSI Ascoltare i nostri pazienti utilizzando il nostro senso dell’udito, della vista e del tatto ci fornisce una ricchezza di informazioni e feedback – molto più di quello che possiamo ottenere da semplici risposte alle nostre domande. In questo seminario didattico ed esperienziale, parleremo di modi per ascoltare in profondità i nostri pazienti. Porremo l’attenzione in particolare sul fatto che utilizzare i tre sensi per questo ascolto profondo può essere particolarmente utile quando si lavora con pazienti vulnerabili, come quelli che si stanno riprendendo da un trauma, quelli con problemi di salute mentale e quelli che sono affetti da demenza senile. Pazienti con questi problemi di salute spesso hanno diversi livelli di consapevolezza di sé e del proprio stato di salute, e livelli di comunicazione divergenti dai nostri. Questo può far sì che il nostro lavoro con questi pazienti sia molto gratificante, ma anche molto impegnativo. Il basarsi sulla nostra vista, l’udito e il tatto per ascoltare profondamente questi pazienti prima, durante e dopo le nostre sedute di trattamento può arricchire il lavoro che facciamo con loro. Leggere con attenzione i loro segnali non verbali e interpretare il loro para-linguaggio, così come interpretare le informazioni tattili che ricevono le nostre mani, è di grande importanza. Può permetterci di adattare e di modificare i nostri trattamenti, così che possiamo offrire loro dei trattamenti shiatsu più sostenenti ed efficaci possibile. I partecipanti avranno la possibilità sia di parlare e fare domande, sia di fare pratica diretta, per accrescere le proprie capacità di ascolto in profondità delle persone. Leisa Bellmore, laurea magistrale, terapista shiatsu. Leisa pratica shiatsu stile Namikoshi dal 2001, dopo essersi diplomata con lode all’Accademia Shiatsu di Tokyo con un programma di studio di 2400 ore. Dal 2010 lavora al Centro per la Salute degli Artisti, una clinica ospedaliera di medicina integrata. Leisa ha esposto in conferenze in Europa, Australia, Stati Uniti e Canada. È decisa ad aumentare gli studi dell’efficacia dello shiatsu basati sull’evidenza e sta attualmente lavorando alla sua quinta ricerca. Leisa è stata Presidente dell’Associazione Operatori di Salute Naturale del Canada e fa parte del Consiglio direttivo della Rete Interdisciplinare per la ricerca sulla Medicina Complementare ed Alternativa. Leisa ha lavorato a lungo con pazienti vulnerabili: adulti che si stavano riprendendo da traumi o con problemi di malattia mentale o neurologici, e bambini con malattie potenzialmente letali.

XXX III CONVE G N O NAZIO NALE FISieo Note

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Angela Presso il “Bazar” in sede di convegno è possibile acquistare articoli del merchandising, oppure prenotare in anticipo e ritirare in sede di convegno. Responsabile “Bazar” Angela Carlone Mail: 1angelacarlone@gmail.com Telefono: 3388644155 Carlone

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