to, ma ora che ti vedo da vicino mi
rendo conto che sei un uomo. Posso
domandarti qual’è il tuo metodo per
muoverti così nell’acqua?”
“Non ho nessun metodo. Ho co-
minciato, poi ho acquistato fiducia,
la cosa mi è divenuta abituale, ora
è parte della mia natura. Mi lascio
aspirare dai vortici quando mi tra-
scinano giù e risalgo con le correnti
ascendenti. Seguo il Dao dell’acqua
anziché cercare di dirigermi con la
volontà. Così mi muovo nell’acqua.”
Confucio insistette: “Cosa intendi
con ‘ho cominciato, poi ho acquistato
fiducia, la cosa mi è divenuta abitua-
le, ora è parte della mia natura’?”
“Sulla terraferma, dove sono nato,
mi sentivo sicuro: questo è l’ini-
zio. Poi sono cresciuto nell’acqua
e ho acquistato fiducia. Muover-
mi nell’acqua è diventato abituale.
Quando non ho più saputo come lo
facevo, è diventato parte della mia
natura innata.”
(Lie Zi, II)
“Eccellente”, dice l’Operato-
re Shiatsu. “Non ho più nessun
metodo. Ho cominciato, poi ho
acquistato fiducia, la cosa mi è
divenuta abituale, ora è parte
della mia natura. Mi lascio aspi-
rare dai punti quando mi trasci-
nano giù e risalgo con le corren-
ti ascendenti. Seguo il Dao del
Ricevente anziché cercare di di-
rigermi con la volontà. Così mi
muovo nell’Energia Vitale mia e
del Ricevente.”
“Quando seguivo un metodo
mi sentivo sicuro: questo è l’ini-
zio. Poi sono cresciuto nell’Ener-
gia Vitale e ho acquistato fidu-
cia. Muovermi nell’Energia Vi-
tale è diventato abituale. Quan-
do non ho più saputo come lo fa-
cevo, è diventato parte della mia
natura innata.”
Entrambi gli aneddoti che abbia-
mo letto ci insegnano quindi a
“penetrare” ed a seguire il flusso
spontaneo dell’Energia Vitale.
Il maestro
Wataru Oashi
invi-
ta esplicitamente a “non preme-
re, ma penetrare”. I principi del-
lo stile
Zen Shiatsu
, fondato da
Shizuto Masunaga
, sono stati
così, magistralmente, da lui stes-
so sintetizzati:
1) Rilassamento
Bisogna essere il più naturali e
rilassati possibile, mantenendo
sempre la continuità e la regola-
rità del movimento ed il contatto
con la persona.
2) Non premere, penetrare
L’azione del palmo o del pollice
non si effettua spingendo o pre-
mendo, ma “appoggiando il pro-
prio peso” (immaginato concen-
trato nell’HARA, cioè nell’addo-
me, dove si trova il baricentro fi-
sico ed energetico del corpo) e
seguendo il ciclo della propria
respirazione: si appoggia il peso
durante l’espirazione (mante-
nendo l’appoggio costante alme-
no per 3÷5 secondi o, meglio, al-
meno per la durata di un respiro)
e con un peso tale da non gene-
rare dolore e si rilascia durante
l’inspirazione (rilasciando pro-
n. 40 - Giugno-Luglio 2013
NEWS
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L'azione
del palmo
o del pollice
non si effettua
spingendo
o premendo,
ma appoggiando
il proprio peso